Spirito Santo o Santa Rita
Questa parrocchia (istituita il 7 novembre 1982) è così chiamata per un recupero della memoria storica, nel 1600, il primo agglomerato rurale si ebbe proprio in una zona chiamata da una chiesetta che sorse li, Villa Spirito Santo. Il primo nucleo e quella chiesetta rimandano al 1600. Successivamente questo nucleo rurale si è esteso fino a diventare il più grande agglomerato urbano della periferia di Lanciano. Dovendosi costituire una nuova parrocchia si è voluto recuperare questa chiesetta ed il culto dello Spirito Santo.
La chiesa porta il nome dello Spirito Santo o di Santa Rita. Nella chiesa oltre la statua della santa vi è quella della Madonna denominata Madonna della Tenerezza. S. Rita è protettrice degli esseri umani negli stati bisognosi, infatti ella viene chiamata santa dell’impossibile, a S. Rita ci si rivolge nelle più grandi difficoltà della vita, è una santa del XV secolo che fu prima sposa poi madre ed infine suora. Viene festeggiata il 22 maggio, giorno definito del transito di S. Rita mentre il 21 maggio si ricorda la morte, giorno in cui a Cascia suonano le campane a festa e si odono per tutte le colline della Valnerina, gli abitanti di questa valle raccontano che quando la santa morì, furono suonate dagli angeli. Sempre nel medesimo giorno sulle colline si accendono tantissime fiammelle che formano un caleidoscopio. Questa parrocchia è gemellata con la nostra e, il 22 maggio, si celebra il rituale della benedizione delle rose all’aperto in ricordo del roseto che sbocciò in pieno inverno a Roccaporena (Pg), quando Rita chiese alla suora una rosa e quest’ultima ne trovò invece un giardino pieno. Il simbolo della rosa è diventato l’emblema di S. Rita, poichè questa donna, amante del dolore si santificò con esso. La santa prese dalla rosa non i petali ma le spine, infatti ella venne raffigurata con una spina impressa sulla fronte che la tormentò per tutta la vita, come una specie di stimmate, che si richiuse quando ella morì. Le rose vengono portate in processione da ragazze vestite con i vestiti del tempo (XV secolo).